"Che quella dell'influenza suina fosse una bufala, credo lo sapessero ormai anche i polli.
Ma in questa vecchia fattoria, che è diventato ormai il nostro paese, non si finisce mai di stupirsi di come continuiamo ad essere sempre più pecore circondati dai lupi".
E dopo questa Orwelliana introduzione, comincerò questo post al contrario e cioè con una conclusione, ma quale?
La conclusione che non solo, come detto e come è stato denunciato da più e più fonti (quasi esclusivamente in rete poiché i media tradizionali hanno continuato a bombardarci con i loro toni apocalittici ) l'influenza H1N1, detta anche suina, è stata una vera "porcata" ma, anche qui, ci siamo trovati di fronte ai soliti caratteri minuscoli, rappresentati, questa volta, da un contratto IRRESPONSABILE stipulato dal Ministero della Salute con la casa farmaceutica NOVARTIS del quale nessuno di noi sapeva i dettagli fino ad oggi.
Riporto fedelmente quanto riportato dal sito Altraeconomia :
INFLUENZA "A" : ECCO IL CONTRATTO SEGRETO TRA MINISTERO E NOVARTIS
24 milioni di dosi: 184 Milioni di Euro
Alla fine eccolo, il contratto. E' nell'allegato che potete scaricare qui.
Persino la Corte dei Conti aveva lamentato il fatto che la scrittura privata tra il ministero della Salute e la multinazionale farmaceutica Novartis fosse di fatto coperta da segreto. Non solo, sempre la Corte dei Conti aveva parlato di condizioni troppo favorecoli a Novartis, fra i quali l'assenza di penali, l'acquisizione da parte del ministero dei rischi e il risarcimento alla multinazionale per eventuali perdite (vedi allegato).
Oggi possiamo leggere il contenuto di questo contratto, pur se con non pochi omissis.
La scrittura risale al 21 agosto 2009, ed è firmata dal direttore generale del ministero, Fabrizio Oleari, e dall'amministratore delegato di Novartis Vaccines, Francesco Gulli.
Nel testo, si regolamento l'acquisto diretto di 24 milioni di dosi di vaccino. Costo: 184 milioni di euro, iva inclusa.
Tra i tanti punti dell'accordo, elenchiamo quelli che ci sembrano più salienti:
- art. 1: vengono definiti i cosiddetti "sforzi commercialmente ragionevoli" attorno ai quali ruota l'intero contratto; Novartis è sì obbligata a produrre e a rispettare il contratto ma solo fino a quando ciò sia "ragionevole". Se ci riesce bene; altrimenti lo Stato paga ugualmente: vedi 3.1;
- art. 2.2 e 2.7: Il ministero riconosce di non acquisire alcun diritto sui marchi commerciali e Novartis non concede alcuna licenza sui diritti di proprietà intellettuale; il ministero non è altresì autorizzato ad apportare modifiche alla confezione né a oscurare marchi su di essa;
- art. 3.3: qualora il ministero si trovi nell'impossibilità a ritirare il prodotto Novartis potrà rivenderlo ad altri clienti o fatturare al ministero quanto non ritirato, con la possibilità di rivenderlo comunque dopo 90 giorni;
- art. 4.2, 4.3, 4.5: la responsabilità di Novartis è limitata al difetto di fabbricazione: escluso il danno di altro tipo derivante dalla semplice assunzione del vaccino;
- art. 4.6: il ministero è tenuto a indennizzare Novartis in conseguenza di danni provocati dal vaccino, salvo ove tali danni siano provocati da un difetto di fabbricazione;
- art. 5.2 e 5.5: il prezzo per ciascuna dose di vaccino è pari a 7 euro. Totale: 168 milioni di euro più iva. Il ministero dovrà pagare entro 60 giorni dall'emissione della fattura, su un conto corrente del Monte dei Paschi di Siena;
- art. 8.3: le cause di "forza maggiore" che limitano le responsabilità di Novartis vengono estese a situazioni che dovrebbero invece essere garantite da Novartis, come "epidemie e pandemie", "atti di qualsiasi autorità pubblica", "atti di enti sopranazionali (ivi compreso l'Oms");
- art. 9.3: nel caso in cui il vaccino non sia consegnato per mancato ottenimento dell'autorizzazzione all'immisione al commercio e/o di prove cliniche positive, il ministero riconosce forfettariamente a Novartis a titolo di partecipazione ai costi la cifra (al netto dell'Iva) di 24 milioni di euro;
- art. 10.1: le parti si impegnano a mantenere assoluto riserbo sulle informazioni riservate;
Autore: Pietro Raitano 05/01/2010
Ma come? Il Ministero della Salute stipula un contratto con una società privata "in nome" nostro (visto che lo stato siamo noi), con i nostri soldi e ci sono delle informazioni che non dobbiamo conoscere??
Un ulteriore approfondimento è quello riportato da Rossana Sapori, giornalista televisiva, durante la sua trasmissione "Sapori quotidiani" del 10/11/2009
Persino la Corte dei Conti aveva lamentato il fatto che la scrittura privata tra il ministero della Salute e la multinazionale farmaceutica Novartis fosse di fatto coperta da segreto. Non solo, sempre la Corte dei Conti aveva parlato di condizioni troppo favorecoli a Novartis, fra i quali l'assenza di penali, l'acquisizione da parte del ministero dei rischi e il risarcimento alla multinazionale per eventuali perdite (vedi allegato).
Oggi possiamo leggere il contenuto di questo contratto, pur se con non pochi omissis.
La scrittura risale al 21 agosto 2009, ed è firmata dal direttore generale del ministero, Fabrizio Oleari, e dall'amministratore delegato di Novartis Vaccines, Francesco Gulli.
Nel testo, si regolamento l'acquisto diretto di 24 milioni di dosi di vaccino. Costo: 184 milioni di euro, iva inclusa.
Tra i tanti punti dell'accordo, elenchiamo quelli che ci sembrano più salienti:
- art. 1: vengono definiti i cosiddetti "sforzi commercialmente ragionevoli" attorno ai quali ruota l'intero contratto; Novartis è sì obbligata a produrre e a rispettare il contratto ma solo fino a quando ciò sia "ragionevole". Se ci riesce bene; altrimenti lo Stato paga ugualmente: vedi 3.1;
- art. 2.2 e 2.7: Il ministero riconosce di non acquisire alcun diritto sui marchi commerciali e Novartis non concede alcuna licenza sui diritti di proprietà intellettuale; il ministero non è altresì autorizzato ad apportare modifiche alla confezione né a oscurare marchi su di essa;
- art. 3.3: qualora il ministero si trovi nell'impossibilità a ritirare il prodotto Novartis potrà rivenderlo ad altri clienti o fatturare al ministero quanto non ritirato, con la possibilità di rivenderlo comunque dopo 90 giorni;
- art. 4.2, 4.3, 4.5: la responsabilità di Novartis è limitata al difetto di fabbricazione: escluso il danno di altro tipo derivante dalla semplice assunzione del vaccino;
- art. 4.6: il ministero è tenuto a indennizzare Novartis in conseguenza di danni provocati dal vaccino, salvo ove tali danni siano provocati da un difetto di fabbricazione;
- art. 5.2 e 5.5: il prezzo per ciascuna dose di vaccino è pari a 7 euro. Totale: 168 milioni di euro più iva. Il ministero dovrà pagare entro 60 giorni dall'emissione della fattura, su un conto corrente del Monte dei Paschi di Siena;
- art. 8.3: le cause di "forza maggiore" che limitano le responsabilità di Novartis vengono estese a situazioni che dovrebbero invece essere garantite da Novartis, come "epidemie e pandemie", "atti di qualsiasi autorità pubblica", "atti di enti sopranazionali (ivi compreso l'Oms");
- art. 9.3: nel caso in cui il vaccino non sia consegnato per mancato ottenimento dell'autorizzazzione all'immisione al commercio e/o di prove cliniche positive, il ministero riconosce forfettariamente a Novartis a titolo di partecipazione ai costi la cifra (al netto dell'Iva) di 24 milioni di euro;
- art. 10.1: le parti si impegnano a mantenere assoluto riserbo sulle informazioni riservate;
Autore: Pietro Raitano 05/01/2010
Ma come? Il Ministero della Salute stipula un contratto con una società privata "in nome" nostro (visto che lo stato siamo noi), con i nostri soldi e ci sono delle informazioni che non dobbiamo conoscere??
Un ulteriore approfondimento è quello riportato da Rossana Sapori, giornalista televisiva, durante la sua trasmissione "Sapori quotidiani" del 10/11/2009
PRIMA PARTE
SECONDA PARTE
Se non vi basta questo per incazzarvi per il modo in cui vengono regalati i nostri soldi ai soliti noti (e poi ci si meraviglia che ci sia l'evasione fiscale) prendetevi ancora una manciata di minuti per guardare attentamente questo video dove Ewa Kopacz, ministro della salute polacco, manifesta apertamente e pubblicamente in parlamento, cosa che non ho sentito fare da nessun altro dei ministri dei paesi acquirenti dei vaccini, fortissimi dubbi sul vaccino, sulle clausole contrattuali della Società (oltre alla Novartis il vaccino viene prodotto solo da altre due società.....tra l'altro in composizioni differenti e non se ne capisce il beneficio), clausole che sono identiche a quelle della Novartis. Si pone quindi una domanda sull'opportunità di sprecare inutilmente il denaro pubblico..
Per concludere vi rimetto a questo post nel quale si ipotizza addirittura che l'influenza suina sia stata creata in laboratorio....e chissà da chi??? :-))) Ma su questo non metto becco.
Non sono della categoria dei "complottisti ad ogni costo" però la riflessione prima di andare a letto è che, in ogni caso, creata o non creata ad hoc, a questa influenza non potevano dare nome migliore perché è stata una davvero una colossale PORCATA!!!