sabato 16 gennaio 2010

Porco Suino!



"Che quella dell'influenza suina fosse una bufala, credo lo sapessero ormai anche i polli.
Ma in questa vecchia fattoria, che è diventato ormai il nostro paese, non si finisce mai di stupirsi di come continuiamo ad essere sempre più pecore circondati dai lupi".

E dopo questa Orwelliana introduzione, comincerò questo post al contrario e cioè con una conclusione, ma quale?

La conclusione che non solo, come detto e come è stato denunciato da più e più fonti (quasi esclusivamente in rete poiché i media tradizionali hanno continuato a bombardarci con i loro toni apocalittici ) l'influenza H1N1, detta anche suina, è stata una vera "porcata" ma, anche qui, ci siamo trovati di fronte ai soliti caratteri minuscoli, rappresentati, questa volta, da un contratto IRRESPONSABILE stipulato dal Ministero della Salute con la casa farmaceutica NOVARTIS del quale nessuno di noi sapeva i dettagli fino ad oggi.

Riporto fedelmente quanto riportato dal sito Altraeconomia :

INFLUENZA "A" : ECCO IL CONTRATTO SEGRETO TRA MINISTERO E NOVARTIS
24 milioni di dosi: 184 Milioni di Euro

Alla fine eccolo, il contratto. E' nell'allegato che potete scaricare qui.

Persino la Corte dei Conti aveva lamentato il fatto che la scrittura privata tra il ministero della Salute e la multinazionale farmaceutica Novartis fosse di fatto coperta da segreto. Non solo, sempre la Corte dei Conti aveva parlato di condizioni troppo favorecoli a Novartis, fra i quali l'assenza di penali, l'acquisizione da parte del ministero dei rischi e il risarcimento alla multinazionale per eventuali perdite (vedi allegato).

Oggi possiamo leggere il contenuto di questo contratto, pur se con non pochi omissis.

La scrittura risale al 21 agosto 2009, ed è firmata dal direttore generale del ministero, Fabrizio Oleari, e dall'amministratore delegato di Novartis Vaccines, Francesco Gulli.

Nel testo, si regolamento l'acquisto diretto di 24 milioni di dosi di vaccino. Costo: 184 milioni di euro, iva inclusa.

Tra i tanti punti dell'accordo, elenchiamo quelli che ci sembrano più salienti:

- art. 1: vengono definiti i cosiddetti "sforzi commercialmente ragionevoli" attorno ai quali ruota l'intero contratto; Novartis è sì obbligata a produrre e a rispettare il contratto ma solo fino a quando ciò sia "ragionevole". Se ci riesce bene; altrimenti lo Stato paga ugualmente: vedi 3.1;

- art. 2.2 e 2.7: Il ministero riconosce di non acquisire alcun diritto sui marchi commerciali e Novartis non concede alcuna licenza sui diritti di proprietà intellettuale; il ministero non è altresì autorizzato ad apportare modifiche alla confezione né a oscurare marchi su di essa;

- art. 3.3: qualora il ministero si trovi nell'impossibilità a ritirare il prodotto Novartis potrà rivenderlo ad altri clienti o fatturare al ministero quanto non ritirato, con la possibilità di rivenderlo comunque dopo 90 giorni;

- art. 4.2, 4.3, 4.5 la responsabilità di Novartis è limitata al difetto di fabbricazione: escluso il danno di altro tipo derivante dalla semplice assunzione del vaccino;

- art. 4.6: il ministero è tenuto a indennizzare Novartis in conseguenza di danni provocati dal vaccino, salvo ove tali danni siano provocati da un difetto di fabbricazione;

- art. 5.2 e 5.5: il prezzo per ciascuna dose di vaccino è pari a 7 euro. Totale: 168 milioni di euro più iva. Il ministero dovrà pagare entro 60 giorni dall'emissione della fattura, su un conto corrente del Monte dei Paschi di Siena;

- art. 8.3: le cause di "forza maggiore" che limitano le responsabilità di Novartis vengono estese a situazioni che dovrebbero invece essere garantite da Novartis, come "epidemie e pandemie", "atti di qualsiasi autorità pubblica", "atti di enti sopranazionali (ivi compreso l'Oms");

- art. 9.3: nel caso in cui il vaccino non sia consegnato per mancato ottenimento dell'autorizzazzione all'immisione al commercio e/o di prove cliniche positive, il ministero riconosce forfettariamente a Novartis a titolo di partecipazione ai costi la cifra (al netto dell'Iva) di 24 milioni di euro;

- art. 10.1: le parti si impegnano a mantenere assoluto riserbo sulle informazioni riservate;

Autore: Pietro Raitano 05/01/2010

Ma come? Il Ministero della Salute stipula un contratto con una società privata "in nome" nostro (visto che lo stato siamo noi), con i nostri soldi e ci sono delle informazioni che non dobbiamo conoscere??

Un ulteriore approfondimento è quello riportato da Rossana Sapori, giornalista televisiva, durante la sua trasmissione "Sapori quotidiani" del 10/11/2009


PRIMA PARTE




SECONDA PARTE



Se non vi basta questo per incazzarvi per il modo in cui vengono regalati i nostri soldi ai soliti noti (e poi ci si meraviglia che ci sia l'evasione fiscale) prendetevi ancora una manciata di minuti per guardare attentamente questo video dove Ewa Kopacz, ministro della salute polacco, manifesta apertamente e pubblicamente in parlamento, cosa che non ho sentito fare da nessun altro dei ministri dei paesi acquirenti dei vaccini, fortissimi dubbi sul vaccino, sulle clausole contrattuali della Società (oltre alla Novartis il vaccino viene prodotto solo da altre due società.....tra l'altro in composizioni differenti e non se ne capisce il beneficio), clausole che sono identiche a quelle della Novartis. Si pone quindi una domanda sull'opportunità di sprecare inutilmente il denaro pubblico..



Per concludere vi rimetto a questo post nel quale si ipotizza addirittura che l'influenza suina sia stata creata in laboratorio....e chissà da chi??? :-))) Ma su questo non metto becco.

Non sono della categoria dei "complottisti ad ogni costo" però la riflessione prima di andare a letto è che, in ogni caso, creata o non creata ad hoc, a questa influenza non potevano dare nome migliore perché è stata una davvero una colossale PORCATA!!!

giovedì 14 gennaio 2010

E se rivedessimo i nostri indicatori economici???



Non troveremo mai un fine per la nazione né un nostra personale soddisfazione nel mero perseguimento del benessere economico, nell’ammassare senza fine beni terreni.

Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow Jones, né i successi del paese sulla base del Prodotto Interno Lordo.

Il PIL comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine settimana.

Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini.

Cresce con la produzione di Napalm, missili e testate nucleari, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.

Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia, la solidità dei valori familiari, l’intelligenza del nostro dibattere.

Il PIL non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza né la nostra conoscenza, né la nostra compassione né la devozione  al nostro paese.

Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta.

Può dirci tutto sull’America, ma non se possiamo essere orgogliosi di essere Americani.

Bob Kennedy
18 Marzo 1968 
(video pubblicato su youtube da shakehamlet)

mercoledì 13 gennaio 2010

Pero' c'è ancora una speranza...

Dopo il post di ieri sui rifiuti e sullo stato di salute della Terra...... soltanto un video per riprendere fiato e ricominciare a sperare.....


Non è necessario parlare inglese per capire questo video no?




Forse sarebbe il caso di iniziare a rivedere un po' alcuni stili di vita perché hanno nel loro DNA i caratteri minuscoli. Ci affascinano con i loro benefici immediati e, talvolta, assolutamente inutili e ci nascondono quanto siano dannosi per l'intero pianeta.

Consumismo selvaggio, cultura "usa e getta", obsolescenza sempre più rapida sono parole che nell'ultimo ventennio ci sono sempre più familiari.

Concetti che, solo fino a poco tempo fa, non c'erano e nessuno di noi si vergognava di "non poter" comprare o fare questo o quello.....ci tenevamo quello che avevamo, riutilizzavamo all'interno della famiglia le nostre cose e non ci sentivamo "menomati" se non avevamo l'ultimo paio di occhiali dei due ricchioni * (D&G) che stanno infestando il mondo con le loro porcherie vendute al triplo solo perché c'è  la loro firma.

Era normale riutilizzare le bottiglie di vetro per le nostre necessità, andare a fare la spesa utilizzando le nostre borse oppure che quando un pantalone si rompeva ci si mettesse una toppa, come era normale portare a riparare qualsiasi cosa si rompesse.

C'erano gli artigiani ed i negozi che riparavano gli oggetti che avevi comprato, non ti dicevano: "con quello che costa, le conviene prenderlo nuovo". Perché, se è vero che "nuovo è più bello" è altrettanto vero che per ogni cosa nuova che compriamo dovremo pur buttare da qualche parte quella vecchia.

Il marketing (sempre lui) ci uccide con il suo farci comprare sempre di più e sempre più inutile. con il suo crearci questo orgasmo da acquisto compulsivo. Questo farci credere di essere tutti più fighi quando abbiamo l'ultimo modello di tutto.
E le cose vecchie? E le tonnellate di plastica? Dove vanno?


Beh, da qualche parte andranno pure a finire ma... "non è affar mio....se non vedo dove vanno, per me non ci sono più"

Le aziende devono vendere, vendere, vendere ed in nome del "lavoro" si fanno i più grossi disastri ai quali non riusciremo più a porre rimedio.

Sarebbe ora di capire che il riciclo è in parte una bufala e quello che noi buttiamo, spessissimo finisce in mare ed ha dei tempi di biodegradabilità che sono inimmaginabili

PROVATE A DARE UN'OCCHIATA QUI:
....e qui non viene indicata la "lenza da pesca" che impega oltre 600 anni

Ho vissuto per un certo periodo a Zanzibar e, come in tutte le culture che cercano di passare dallo stadio "arretrato" a quello "evoluto" (ma anche qui ci sarebbe da discutere" l'utilizzo della plastica si era sviluppato a livelli abnormi, vedevo zone completamente ricoperte da sacchetti di plastica, terreni colorati dai marchi stampati sui sacchetti.
Alcuni anni fa, il governo di Zanzibar ha fatto un piccolo primo passo, sono stati completamente vietati i sacchetti di plastica, forse sarà poco ma, come disse Neil Armstrong mettendo il primo piede sulla luna, "E' un piccolo passo per l'uomo ma un grande passo per l'umanità".

E noi, nella nostra cosiddetta "società civile" non siamo stati capaci di fare nemmeno questo, anzi nei nostri supermercati al posto di darci sacchetti di plastica, ci fanno persino pagare per portare in giro la loro pubblicità stampata sui quegli stramaledetti sacchetti.....va che anche questa è bella eh!

 

*chiarisco che non ho assolutamente nessun pregiudizio nei confronti degli omosessuali e non mi interessano gli orientamenti sessuali di chicchessia  ma odio gli atteggiamenti che li ostentano. Ho volutamente usato il termine "ricchioni" nella sua accezione negativa nei confronti di questi due personaggi che non sopporto per questo trend ricchio-tamarro che continuano a diffondere soprattutto tra i giovani.
E qui...l'ASTERISCO era d'obbligo :-))))

sabato 9 gennaio 2010

Inganni telefonici

Naturalmente, parlando di caratteri minuscoli e clausole nascoste, non possiamo non iniziare parlando delle nostre imbarazzanti compagnie telefoniche.

E' un po' di tempo che sostengo che, se le compagnie telefoniche la smettessero di spaccarci i gabbasisi con 100 passaggi televisivi al giorno e con i soldi risparmiati abbassassero le loro tariffe che, come tutti sanno, sono tra le più alte d'Europa, non avrebbero nemmeno bisogno di fare pubblicità perché sarebbero stessi i loro utenti a fare un passaparola formidabile.

Non dovrebbero nemmeno buttare i nostri soldi nelle tasche di testimonials inutili e spesso volgari come Belen (che continuo ancora a chiedermi cosa abbia fatto nella vita per essere considerata "donna dell'anno") con ulteriori margini di risparmio che permetterebbero di avere, magari, dei customer care dove non devi aspettare delle ore al telefono o in coda a tutto vantaggio dei consumatori che, per comunicare al mondo questa gioia si produrrebbero in incredibili numeri da circo degni di Aldo Giovanni e Giacomo che, peraltro, da quando fanno SOLO pubblicità per la Wind non hanno più prodotto un solo  nuovo spettacolo o film decente......si vede che sono troppo impegnati!!

Ricordo che il prezzo medio di un sms in Europa è di 7 Cent. contro i 15 Cent. del "cartello" delle compagnie italiane

Stanco di tutto questo sentirmi preso in giro, ho deciso di salutare la TIM e Christian De Sica per premiare un operatore che, prima di tutto mi lasciasse guardare la televisione senza tediarmi continuamente, e che potesse offrirmi delle tariffe telefoniche "umane".

Cercando tra i mille meandri creati da quei geni malefici del marketing di queste compagnie  sono stato colpito da un'offerta, a dir poco, imperdibile di TRE:

3POWER 10

e qui, i caratteri enormi hanno fatto il loro effetto sui miei recettori del piacere.....

incredibile....

- Senza scatto alla risposta
- Tariffazione al secondo (e non ogni 60 sec anticipati)
- Chiamate verso tutti a 10 cent.
- Costo mensile 0 per sempre

"....che sia la volta buona???"

Mi sono precipitato in un centro 3 per avere delucidazioni..
Per fortuna, dopo circa mezz'ora senza essere nemmeno degnato di considerazione (tre sportelli ed uno solo funzionante), me ne sono andato, dico per fortuna perché solo  dopo, parlando con un'amica che aveva già preso in considerazione (e scartato) l'offerta, ho scoperto i "caratteri minuscoli" che sono questi:


Per chi si attiva dal 1° febbraio 2010 e per chi effettua il cambio piano (e quindi non vale per i loro clienti...alla faccia della fidelizzazione), la tariffa dei 10 cent.€ sarà valida fino al 31 marzo 2010 (cioè un solo mese), successivamente per usufruire della tariffa di 10cent.€ sarà necessario corrispondere 5€ al mese (e già il costo mensile 0 per sempre se ne va). In caso di mancato pagamento, la tariffa applicata sarà di 18c€/min senza scatto alla risposta per le Chiamate nazionali e di 15cent.€ per gli SMS nazionali.

Tralasciando questo dettaglio perché, in effetti, è specificato (in piccolissimo) che l'offerta è valida fino al 31/1/2010, la cosa veramente ignobile è questa che è anche scritta in un grigino chiarino poco leggibile:


Per tutti i nuovi attivati con Piano Ricaricabile, oltre alle Condizioni Generali di Contratto in vigore, si applicano le seguenti ulteriori restrizioni:
- traffico (voce o SMS) mensile complessivo verso un singolo operatore, non 3, inferiore al 60% del traffico totale uscente
- il totale dei minuti di chiamate ricevute nel mese deve essere superiore al 10% dei minuti totali di chiamate effettuate nel mese;
- traffico (voce o SMS) mensile complessivo effettuato e/o ricevuto in roaming nazionale inferiore al 70% del traffico totale uscente.
Qualora dai sistemi di rete 3 non risultasse soddisfatta anche una sola delle condizioni sopra indicate, previa comunicazione al cliente, 3 si riserva la possibilità di applicare le condizioni economiche previste dal Piano Tariffario 3Autoricarica

(e quindi scatto alla risposta di 16 Cent. costo di 15 Cent al minuto e sms a 15 Cent!!!)


Specifico che il neretto nel testo l'ho aggiunto io, non loro..

Ora mi chiedo, ma come fa un cristiano (ma anche non cristiano, fate voi) che deve chiamare  non più del 60% di numeri "non TRE" a sapere se quando fa una telefonata la fa ad un numero TRE oppure no, visto che esiste la portabilità dei numeri??????

E come fa a sapere che il traffico effettuato o RICEVUTO (anche questa è bella) in roaming è inferiore al 70% del traffico effettuato?????

E tutto questo quando sulla nostra bolletta sono cancellati gli ultimi tre numeri con  XXX per la NOSTRA privacy!!!

Io mi sento TRE volte preso per i fondelli!!

C'è una ridondanza di TRE in questo post......e poi dicono che il TRE è il numero perfetto...